Un aspetto positivo della farsa d'Alaska è che Trump non potrà incolpare Zelensky del suo fallimento, che era uno dei rischi di questo carrozzone, su cui molti putinisti speravano: il famoso "deal" tra due partners affini a cui il "ribelle" Zelensky si sarebbe opposto costringendo Trump a scaricarlo definitivamente. Ovvero il sogno bagnato del Cremlino: vincere la guerra con il salto del cavallo senza averla vinta sul campo, ma rendendo ininfluente Zelensky e di conseguenza l'ostinata Resistenza ucraina.
Invece Putin ha scelto di umiliare Trump: il che da un lato non è una cosa negativa visto l'ego di Trump, che ferito nell'orgoglio di non aver ottenuto nulla pur essendosi prostrato, potrebbe (forse) ora avere un sussulto uguale e contrario.
Ma c'è di più. Anziché l'astuzia strategica, ovvero cedere qualcosa per arrivare al deal stringendo Zelensky in una morsa assieme a Trump, Putin sembra avere scelto la linea ideologica pura (forse convinto di potere vincere sul campo). Il che potrebbe mettere fuori gioco negli USA la parte più dialogante e mercantile dell'amministrazione Trump: quella che credeva possibile un accordo col tiranno russo, basato su presupposti politico-economico-strategici ai danni dell'Europa, dell'Ucraina, possibilmente della Cina.
È possibile, adesso, che al Senato e nella stessa amministrazione l'umiliazione convinca qualcuno del fatto che un deal di quel genere sia impossibile e che occorra invece un approccio più duro per indurre Putin ad ammorbidirsi.
Può essere che l'intransigenza di Putin, ideologica e quindi miope, abbia l'effetto di riaccendere l'orgoglio imperiale USA umiliato da un piccolo mugiko e porti l'amministrazione Trump a riavvicinarsi ai vecchi alleati europei ed alla NATO.
Può essere. Non è detto che sarà.
Di certo l'umiliazione per Trump è stata dura e qualche conseguenza la avrà. Nel frattempo la posizione di Zelensky ne esce rafforzata e l'Europa può ancora contare qualcosa.
Putin ha scelto l'intransigenza ideologica, barattando i vantaggi politici a medio termine di un deal in cambio di qualche vantaggio immediato di immagine (tentazione irresistibile, fare vedere al mondo di essere in grado di appoggiarlo in testa a Trump in casa di Trump). Quindi per certi versi ha semplificato le cose.
Di certo, la sua scelta di pancia ha spazzato via molte carabattole del "dialogo ad ogni costo" ed ha dimostrato quanto possa essere pericoloso e quanto, contro di lui, possa funzionare solo la linea dura.
1 commento:
Dai commenti successivi fatti da Trump alla stampa, non sembrava essersi sentito umiliato.
Anzi ha ringraziato Putin per aver confermato le bugie che Trump stesso continua a ripetere sulle elezioni perse e secondo lui rubate nel 2020. Putin chiaramente conosce il personaggio e punta sulla sua vanità e il suo narcisismo direi patologico, per portarlo verso le sue posizioni così da poter ottenere ciò che vuole nel conflitto in corso in Ucraina.
A Trump interessano le lodi, non importa che siano vere e che siano confermate da un criminale. Tutto va bene per confermare la grandezza del suo ego e rimanere saldo al potere.
A questo punto penso che Zelensky non possa più fidarsi di nessuno.
Penso che i territori persi non riuscirà più a riottenerli. Non con questi alleati, che si preoccupano più delle minacce di un criminale che di quello che devono fare loro per aiutare un paese invaso.
Penso anche che debba accettare un accordo per salvare il salvabile.
L'Ucraina perde dei territori ma rimane un paese sovrano. Poteva andare peggio inizialmente e gli ucraini hanno dimostrato di valere molto e hanno salvato il loro paese sacrificando tante vite. Ma col passare del tempo sarà sempre più difficile.
Un collasso della Russia non sembra imminente e anche se fosse ai cittadini russi non importerebbe molto soffrire qualcosa pur di mantenere in vita le ambizioni di impero di una volta.
Per concludere, non ci si può aspettare nulla da Trump. Tenta di ammorbidire Putin con queste cerimonie patetiche e irragionevoli, ma è chiaro che lui capisce solo la legge sul campo di battaglia. Come dici giustamente nel commento, serve la linea dura. Ma non puoi aspettarti questo da Trump, un vanitoso pieno di sé che vive di bugie con un losco passato che punta apparentemente oggi a mostrarsi impegnato per la pace, ma solo come detto sopra per soddisfare il suo bisogno di essere ammirato oltre misura dagli altri. O perlomeno dalla sua schiera di seguaci e fanatici che ne hanno fatto un culto che lo seguirebbero indipendentemente da ciò che fa e dice. Oltre che dai dittatori che in fondo lui ammira per il loro potere.
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