PARTE TERZA: LE BASI AEREE NELLA PENISOLA DI KOLA
Introduzione
Nell’articolo precedente avevamo parlato delle basi navali russe disseminate nella penisola di Kola. Adesso è venuto il momento di occuparci delle basi aeree, comprese quelle dell’aviazione navale.
Anche queste basi, come quelle navali, fino al febbraio erano state subordinate al comando Flotta del Nord di Murmansk, elevato alla funzione di Distretto Militare Settentrionale: ruolo atipico soppresso dal 26 febbraio scorso, contestualmente alla riattivazione del Distretto Militare di Leningrado con base a San Pietroburgo, esteso dalla regione del nord a quella del Baltico.
Tale ristrutturazione, che ha restituito alla flotta il suo ruolo esclusivamente navale, ha allo stesso modo riportato le basi aeree nella catena di comando dell’aeronautica, ferme restando quelle dell’aviazione navale sotto la giurisdizione della Flotta del Nord.
Vediamo dunque quali sono queste basi, la loro funzione, le numerose chiusure avvenute negli anni ’90 e le parziali migliorie apportate di recente, nel contesto di un dispendioso progetto di militarizzazione della regione artica di cui la penisola di Kola è il bastione avanzato.
1. Base aerea Severomorsk-1
Fondata nel corso della WW2 come base per la protezione aerea dei convogli USA diretti in Unione Sovietica, si trova a ridosso dell’immediata periferia meridionale di Severomorsk. Anche nota come Vayenga-1, è la seconda più importante base aerea della regione di Kola, superata solo da Olenogorsk e durante la Guerra Fredda fu sede di un reggimento ricognitori navali e di un reggimento antisom, oltre a reparti a rotazione di caccia intercettori e bombardieri strategici Tu-16 dei quali, ad un certo momento a metà 1967, se ne contavano ben 46 esemplari identificati in un rapporto della CIA ora declassificato
Declassata di rango dopo la Guerra Fredda con un unico squadrone ricognitori presente in pianta stabile, nel corso dell’ultimo decennio, ovvero circa dal 2011-12, è stata rivitalizzata come base primaria e ristrutturata attraverso importanti lavori di ampliamento e modernizzazione che le hanno consentito, a partire dal 2018, di ospitare e fare operare tutti i velivoli più pesanti dell’aeronautica russa compresi quelli da trasporto.
Subordinata al comando Flotta del Nord la base dispone di una pista in cemento lunga 3.5 km, di alcune piste di rullaggio e di diverse piazzole ed aree di sosta per lo stazionamento di aerei ed elicotteri di vario tipo.
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Il dipolo settentrionale del sistema ZEVS di Severomorsk |
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Una immagine di Severomorak-1 tratta dal rapporto CIA del 12/6/67 che identifica una concentrazione di ben.46 Tu-16 Badger oltre a diversi altri velivoli |
2. Base aerea Severomorsk-2
Conosciuta anche some Safonovo, la base di Severomorsk-2 si trova 5 km ad ovest di Severomorsk-1 ossia una decina di km a NE di Murmansk e dispone di una pista in cemento di 1,8 km, circa la metà di Severomorsk 2, nonché di piste di rullaggio e relative connessioni, tutte molto deteriorate ed in stato di abbandono. La base infatti, costruita nel 1952 è rimasta in disuso per 24 anni dopo aver servito come sede del 403° reggimento aereo dotato di idrovolanti Be-12, nonché di un paio di reggimenti elicotteri ASW. Dopodiché, nel 2022, da parte del comando Flotta del Nord fu annunciata l’intenzione di riattivare la base, previo un piano di lavori di ricostruzione delle piste e delle infrastrutture, visibilmente ammalorate ed in parte saccheggiate da razziatori fin nelle piastre di cemento della pavimentazione.
La conclusione lavori secondo quanto riferito a quel tempo era stata prevista nel 2030: tuttavia, ad oggi non risultano migliorie visibili tranne forse lo sbancamento di un un’area all’estremità sud della pista principale, forse in preparazione al suo allungamento fino a 2,5km.
Durante il suo periodo di operatività Severomorsk-2 si appoggiava alla città-chiusa di Safonovo, piccolo villagio lungo il fiordo di Polyarnj che dispone anche di una base idrovolanti.
3. Base aerea Severomorsk-3
Nota anche come Malyavr e situata 28 km a SE di Murmansk, dispone di una pista di 2,5 km adatta ad ospitare il 100° reggimento caccia navali equipaggiato con MiG 29, nonché il 279° reggimento misto con Su-33, Su-25 ed elicotteri ASW Ka-52: tutto questo dopo essere stata per quattro decenni, tra il 1952 ed il 1993, base dei bombardieri strategici Tu-16, di cui una versione sviluppata per l’attacco antinave contro le portaerei americane. Oltre a ciò negli anni 70-80 Severomorsk-3 servì da base terrestre per i velivoli imbarcati sulla portaeromobili Kiev, vale a dire i caccia a decollo verticale Yak-38.
Nella stessa area, circa 5 km a sud della pista si trova poi uno dei centri trasmissioni del sistema ZEVS per trasmissioni a bassissima frequenza con i sottomarini della Flotta del Nord. Circa 11 km a sud del primo si trova poi il secondo dipolo del sistema.
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Veduta d’insieme della base di Severomorsk-3 |
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Il dipolo meridionale del sistema ZEVS di Severomorsk |
4. La base aerea Olenegorsk
Nota anche come Olenya, è la principale base aerea nella Penisola di Kola, gestita fino al 2020 dall’aviazione navale della Flotta del Nord e quindi subordinata al comando Forze Aerospaziali, recentemente costituito (2015). La base è collegata alla città-chiusa di Vysioky, nota anche come Olenegorsk-8 che ospita le famiglie degli equipaggi di stanza nella base.
Collocata 90 km a sud di Murmansk la base è stata sede della 5ª Divisione missilistica aerea (MRAD Morskaya Raketonosnaya Aviatsionnaya Diviziya) attivata a Severmorsk nel 1942 ed evolutasi fino a comprendere nel 1973 due reggimenti Tu-16 antisom: il 924° a Olenegorsk ed il 987° a Severomorsk-3. La divisione venne disciolta nel giugno 2022 rendendo quindi indipendente il 924° che nel frattempo era passato ai Tu-22.
Strutturalmente la base dispone di una pista di decollo lunga ben 3.500m appaiata ad una analoga pista di rullaggio dotata di ampie aree di sosta e di almeno una ventina di piazzole sulle quali è possibile distinguere molti bombardieri strategici, tra cui 11 Tu-95M ed almeno 35 Tu-22M Backfire in vari stati di efficienza e forse non tutti operativi: un affollamento conseguente alla decisione di allontanare gli aerei dalla base di Engels, vulnerabile ai droni ucraini, per ritirarli a Olenegorsk ritenuta fuori portata.
In realtà, il 25 luglio 2024 proprio un Tu-22 sarebbe stato colpito e danneggiato da un drone nel corso di un attacco ascritto al GUR ucraino.
Non solo bombardieri, ma anche bombe: infatti a circa 19 km a NE di Olenegorsk, si trova Olenegorsk-2 città militare chiusa che durante la Guerra Fredda è stata ed è tutt’ora uno dei siti di stoccaggio per armi nucleari nella Penisola di Kola. Su Olenegorsk-2 ritorneremo nel prossimo articolo.
Un ulteriore sito chiuso è poi Olenegorsk-1 che corrisponde ad una fondamentale base radar strategica Early Warning, situata 7 km a sud si Olenegorsk-2. Anche su questa ritorneremo.
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Veduta d’insieme della base di Olenegorsk |
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Notevole l’affollamento di Tu-22M in una delle piazzole di Olenogorsk |
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Zoomata su una coppia di Tu-95M in sosta nel piazzale principale di Olenegorsk |
5. La base aerea Monchegorsk
Inaugurata nel 1957 è una delle principali basi attive dell’aviazione navale della Flotta del Nord, situata 25 km a sud di Olenogorsk e 105 a sud di Murmansk. Complessivamente, ricopre una superficie di circa 9 km² (900ha) con numerose infrastrutture e molte piazzole ed aree di sosta.
Dotata di una pista lunga 2.400m, fin dall’inizio fu sede di reparti da caccia della PVO ed in particolare del 174° Reggimento da caccia della Guardia, dal 1962 al 2001 equipaggiato con i MiG-19P (1958-1964), gli Yak-28 (1962-1983) ed i MiG-31 (1983-2001). Tale Reggimento venne disciolto nel 2001 ed i suoi MiG-31 riassegnati alla base di Kotlas, presso Arcangelo
Parallelamente, Monchegorsk fu base anche del 98° Reggimento da ricognizione formato nel 1942 e da allora basato a Monchegorsk sugli Yak-28R, (1968-1978), sui Su-17M (1978-1992) sui MiG-25RB, (dal 1985) e sui Su-24MR (dal 1992).
Attualmente la base continua ad essere la sede del 98° Reggimento che però ha assunto configurazione composita, sui Su-24, sui MiG-31 e sugli elicotteri Mi-8.
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Veduta d’insieme della base di Monchegorsk |
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Zoomata sulle piazzole di sosta di Monchegorsk: sopra 9 Su-24. Sotto 8 MiG-31. In complesso nell’intera base si possono contare circa 40 velivoli |
6. Base aerea Umbozero
Si trova ubicata nel cuore della penisola di Kola a circa 200 km dalla costa del Mare di Barents ed ha svolto probabilmente la funzione di base alternativa e/o di dispersione in appoggio a Olenya e Monchegorsk. Venne identificato dai ricognitori USA negli anni ’60. Dispone di una pista asfaltata di 2,5 km collegata ad una pista di rullaggio, nonché di una ventina di piazzole di stazionamento per aerei tattici. Manca completamente di infrastrutture e non è quindi destinata a stazionamenti di lungo periodo. La pista appare in discrete condizioni.
Circa 11 km a sud di Umbozero si trova una ulteriore pista, indicata come Umbozero-sud, ovvero Berezovka, ovvero Khariusniy. Costruita negli anni ’60 ed abbandonata verso il 1992, sarebbe stata utilizzata dal 987° Reggimento Aviazione Navale come pista avanzata di sosta o di emergenza per i Tu-16 ed i T-22 impegnati nelle crociere sull’Artico. Lunga 3 km corre parallela ad una pista di rullaggio ed ambedue appaiono piuttosto ammalorate. Non vi è traccia di infrastrutture a parte una piccola torre ed i resti di un piazzale di stazionamento collegato ad una rete di piazzole per circa 27 aerei.
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Veduta generale della pista di Umbozero |
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Veduta generale dela pista di Umbozero-Sud. Le condizioni complessive appaiano piuttosto degradate |
7. Base aerea Lovozero
Villaggio rurale di 2.000 abitanti posta nel cuore della penisola di Kola, Lovozero è considerata la capitale in Russia del popolo Sami. Alla sua periferia, circa 2,5 km a NO si trova una base militare dotata di una pista visibilmente in pessimo stato, lunga 700m, una piazzola elicotteri ed alcune infrastrutture apparentemente funzionanti.
La base, nota come si trova a circa 75 km ad est di Olenogorsk e potrebbe essere (stata) utilizzata come pista di decentramento per elicotteri, ovvero ad uso di aerei leggeri di compagnie commerciali locali. Non è chiaro, al momento da chi sia effettivamente gestita. Nel vicino villaggio di Revda ad ovest di Lovozero, si trova la colonia penale nr. 31 di massima sicurezza.
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La base di Lovozero |
8. Base idrovolanti Safonovo
Collocata nella baia di Gryaznaya sulla sponda est del fiordo di Severomorsk, quasi di fronte a Belokamenka. Dispone di un piccolo eliporto nonché di una ex-base idrovolanti che aveva ospitato i Be-12 prima di cadere in disuso. Secondo quanto riferito nel 2022 dal comando Flotta del Nord, Gryaznaya Safonovo è previsto rientri in un piano di ricostruzione da concludersi entro il 2030.
Gryaznaya altresì ospita un museo dell’aviazione della Flotta del Nord sul cui piazzale sono esposti numerosi modelli di aerei del passato recente oltre a diversi mezzi terrestri.
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L’eliporto-idroscalo di Gryaznaya le cui condizioni appaiono piuttosto trascurate. A terra si riconosce un idrovolante Be-12 possibilmente non più operativo |
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Il piazzale espositivo del Museo di Gryaznaya |
9. Base aerea Kilpyavr
Situata circa 30 km ad Ovest di Murmansk ed altrettanti a SO della base navale di Vidyayevi, Kilpyavr è una ex-base aerea dell’aeronautica, dove a suo tempo (1952) era stato attivato il 941° Reggimento caccia intercettori su La-11 e MiG-15, poi rimpiazzati via via con i Su-9, i MiG-23 e quindi nel 1985 con i Su-27.
La base dispone di una pista di 2.500m in condizioni non ancora degradate, affiancata da uno spezzone di pista di rullaggio/area di sosta oltre ad altre aree di di servizio e piazzole visibilmente ammalorate. Sono visibili i resti di infrastrutture solite o incompiute oltre ad un parcheggio per mezzi militari in stato di evidente abbandono. A circa 1km dalla base si trova il villaggio si Kilpyavr, abitato da poche centinaia di persone. Non sembrano esserci infrastrutture visibili.
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Veduta d’insieme della base di Kilpyavr |
10. Base aerea Khariusniy
Base abbandonata, già appartenente all’Aeronautica, situata nella parte centro-meridionale della Penisola di Kola, a circa 78 km a sud di Lovozero ed a circa 60 ad est della base di Afrikanda. La pista, con andamento NO-SE è lunga 3.000m ed è affiancata da una parallela pista di rullaggio delle stesse dimensioni; ambedue appaiono per lunghi tratti in cattive condizioni, fratturate da crepe e buche e col.cemento visibilmente rovinato. Durante il suo periodo di funzionamento la base sarebbe stata utilizzata come aeroporto di stazionamento per Tu-16 e Tu-22.
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Veduta d’insieme della base di Khariusniy. I danni sulla pista principale appaiono evidenti anche a questo livello di zoom |
11. Base aerea Taliy Ruchey
La base, abbandonata, si trova in prossimità della costa meridionale della Penisola di Kola, a circa 20 km dal Golfo di Kandalaksha ed a 55 km a sud della base di Khariusny. Durante il suo periodo operativo aveva funzionato come aeroporto di riserva per i grandi ricognitori navali a lungo raggio ed era pertanto probabilmente gestita dalla Flotta del Nord.
Dispone di una pista di 4.000 metri appaiata ad una pista di rullaggio di poco più corta da cui si staccano una dozzina di piazzole di sosta oltre ad un paio di aree di parcheggio. Le condizioni complessive sono pessime ed i lastroni di cemento della pavimentazione appaiono sconnessi ed invasi da arbusti.
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Veduta della base di Taliy Ruchey Aumentando lo zoom è possibile individuare le piazzole di sosta protette su tre lati da barriere di terra e cemento (sotto) |
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12. Base aerea Korzunovo
Durante gli anni della Guerra Fredda, Luostari era la base aerea sovietica più vicina al territorio NATO, in quando situata a soli 16 km dal confine norvegese. La base dipendeva dalla vicina Korzunovo, che ospitava le famiglie dei militari ed, attualmente citta-fantasma abbandonata quasi completamente dopo la chiusura della base avvenuta nel 2000, con il trasferimento di aerei e personale a Severomorsk-1. La base fu sede dapprima (1948-1956) del 174° Reggimento caccia e quindi del 769° Reggimento caccia sui MiG 15, dove prestava servizio Yuri Gagarin, nativo di Korzunovo.
Successivamente dai tardi anni ’60 alla fine dei ’90 Luostari venne utilizzata come base elicotteri dell’esercito, con presenza di Mi-24, Mi-35 e Mi-8.
Nel 2018 rimanevano in città, raggruppate in poche palazzine, circa 250 persone delle migliaia che vi risiedevano a suo tempo, occupate in servizi collegati con una vicina base militare attualmente sede della 200ª Brigata fucilieri motorizzati della Flotta del Nord, ora in Ucraina.
La base dispone di una pista di decollo in cemento lunga 1.700m attualmente piuttosto degradata ingombra di rottami ed invasa dalla vegetazione, affiancata da almeno 28 piazzole di sosta per aerei da caccia, oltre ad una linea di trincee e bunker fronte ad Ovest verso il confine norvegese.
Circa nel 2018 l’area della pista sarebbe passata dal demanio militare a quello civile in vista di un possibile sviluppo edilizio affidato al comune di Korzunovo.
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Veduta d’insieme di Koshka Yavr, le cui condizioni di degrado sono più che evidenti |
13. Base aerea Koshka Yavr
Situato 18 km a SE di Laustari, Koshka Yavr è una base dismessa dell’aviazione navale sovietica, utilizzato come aeroporto di riserva e sosta per i bombardieri Tu-22 durante le loro lunghe crociere artiche.
Secondo un documento desecretato della CIA datato 1967, Koshka Yavr ospitava Tu-16 Badger e disponeva di alcune infrastrutture di supporto, le cui rovine sono visibili tutt’ora alla testata N della pista.
Dispone di una pista lunga 3.000m attualmente in condizioni di grave degrado, con le piastre di cemento disconnesse ed invase dalla vegetazione. Un’area dj sosta sulla sx della pista appare quasi cancellata, mentre una pista di rullaggio si estende parallelamente a quella principale ed ospita alcune piazzole di ricovero in condizioni non migliori di tutto il resto.
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Veduta d’insieme di Koshka Yavr, le cui condizioni di degrado sono più che evidenti |
14. Base aerea Afrikanda-1
Collocata nella parte centro-meridionale della Penisola di Kola, a 40 km a N della baia di Kandalaksa ed a 65 km ad O della base di Umbozero, durante la Guerra Fredda fu sede degli intercettori del 431° Reggimento da caccia della PVO su MiG-15, poi Su-19, almeno 30 dei quali potevano trovare alloggi nelle sue piazzole. Dal 431° Reggimento dipendeva il Su-15 decollato da Poduzhemye che il 20/4/78 fece fuoco, dopo averlo intercettato, su un Boeing 707 di linea della Korean Airlines (KAL 902), costringendolo ad un brusco atterraggio d’emergenza con un bilancio di due morti e 13 feriti.
Costruita nel 1953 nei pressi di una vecchia pista d’atterraggio della WW2, la base fu dotata di insoliti confort per l’epoca, compresi alloggi e scuole per le famiglie del personale in forza al reggimento che costituirono una estensione a sé, denominata Afrikanda-2, della base vera e propria.
Nel 1993 il 431° Reggimento venne trasferito a Rogachevo, sostituito ad Afrikanda dal 470° Reggimento sui Su-27 che mantenne la propria linea di volo fino al 1996, allorché la crisi economica in Russia rese il reggimento non più operativo di fatto tanto che, nell’ottobre 2000 venne ordinata la dissoluzione del 470° e la sostanziale dismissione di Afrikanda, che dopo avere funzionato come centro di accumulo pezzi di ricambio per i Su-27, venne definitivamente abbandonato nel 2003.
L’abbandono della base segnò anche la fine di Afrikanda-2 che divenne un villaggio fantasma saccheggiato e diroccato. Un progetto di rilancio della cittadina, attorno a concessioni minerarie di terre rare e metalli pregiati iniziato nel 2018 avrebbe dovuto concretizzarsi nel 2024, ma ad oggi non sembra si sia mosso qualcosa.
A circa 2 km dalla testata orientale della pista si trovano i resti del vecchio aeroporto della WW2, una striscia di terreno sommersa dalla vegetazione ma ancora riconoscibile, attivata nel 1941, che era stata la base del 19° Reggimento caccia, equipaggiato di velivoli USA P40 e Bell Airacobra e che venne utilizzato a tratti anche dalla RAF per la protezione dei convogli americani LendLease diretti a Murmansk.
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La base di Afrikanda con le numerose piazzole sosta per i caccia |
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Le tracce della pista di atterraggio di Afrikanda WW2 |
15. Aeroporto di Kirovsk – Apatitiy
Si tratta di un aeroporto essenzialmente civile, inaugurato nel 1994 sul sedime della ex-base militare sovietica di Apatity, che durante la Guerra Fredda aveva servito da eliporto militare, dapprima con l’88° squadrone elicotteri su Mi-8 tra il 1977 ed il 1984 e quindi con il 227° squadrone elicotteri EW trasferito da Alakurtti, sempre su Mi-8, tra il 1992 ed il 2000. Dopo la chiusura della base il 227° venne trasferito a Pushkin, presso San Pietroburgo
L’aeroporto dotato di una pista di 2.600m e che mantiene una presenza militare, serve soprattutto le esigenze commerciali di Apatitiy oltre che di Kirovsk, cittadina situata 17 km a N dell’aeroporto.
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16. Base aerea di Alakurtti
Su Alakurtti torneremo più approfonditamente in un prossimo articolo inerente le basi terrestri e radar nella Penisola di Kola. Per cui, ci limiteremo al momento ai soli aspetti aeronautici. In tale ruolo venne attivata nel 1939 come base aerea finlandese salvo poi essere annessa all’URSS assieme al resto del territorio di Petsamo (Pechenga) il 13/3/40 dopo la fine della Guerra d’Inverno. Durante l’Operazione Barbarossa tornò sotto il controllo finno-tedesco e quindi nuovamente sovietici nel settembre 1944.
La Guerra Fredda vide la base di Alakurtti, denominata Base Aerea 6960, diventare sede di reparti da caccia e quindi del 4° reggimento bombardieri navali dotato di 12 Su-24, poi disciolto nel 1999
Nel 1992, dopo il ritiro delle truppe sovietiche dalla DDR giunse da Brandis il 485° Reggimento autonomo elicotteri d’attacco (OVP) su Mi-24, dapprima ridimensionato nel 1998 ad 85° squadrone autonomo elicotteri ed infine disciolto nel dicembre 2009.
Attualmente la base di Alakurtti sembra essere operativa, verosimilmente per le esigenze della 200ª Brigata fanteria artica. Sul sedime aeroportuale sono infatti visibili numerosi mezzi militari terrestri parcheggiati alle estremità N e S della pista, lunga circa 2.000m e che appare in discrete condizioni.
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Vista d’insieme della base di Alakurtti |
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Una parte dei mezzi militari parcheggiati alla testata N della pista |
FINE PARTE TERZA
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